Per analizzare i tanti spunti che l’ Inter ha dato e continua a darci in questa prima parte di stagione, FCINTER1908.IT ha contattato in esclusiva l’agente e operatore di mercato Antonio Burdi. Con lui abbiamo toccato a fondo la situazione in casa nerazzurra, queste le sue parole ai nostri microfoni:
Ciao, come valuti finora la stagione svolta dall’Inter? “Bisogna essere sinceri, nessuno ad inizio campionato si sarebbe aspettato un girone d’andata del genere, soprattutto dopo le ultime stagioni. Quello che è accaduto e che sta accadendo ha stupito un po’ tutti. Io personalmente a inizio anno, credevo che l’Inter potesse far una buona stagione, lottando al massimo per il terzo posto, ma vedendo ora come stanno andando le cose, il campionato andrebbe vinto, anche a causa dei molti investimenti fatti e l’Inter ha tutte le carte in regola per farlo”.
Il ‘top player‘ di questa squadra secondo te può essere Mancini? Il tecnico jesino è senza dubbio un maestro nel tener unito un gruppo importante. Lo dimostrano gli anni al Manchester City, al Galatasaray e alla stessa Inter, coronati da successi importanti. Sicuramente lui è il principale artefice dei successi che sta ottenendo questa squadra. Poi ovviamente, sia quando le cose vanno male che quando vanno bene, il merito/demerito va attribuito a tutte le parti. In questa situazione però mi piacerebbe citare oltre a Mancini anche il grande lavoro fatto la scorsa estate dal grandissimo Piero Ausilio, dirigente del quale si parla troppo poco per i miei gusti e, che meriterebbe molti più elogi di quelli che attualmente riceve. Rispondendo alla tua domanda: si Mancini senza dubbio è il top player di questa squadra, ma anche Ausilio si merita la onorificenza di “Top manager”.
La situazione di Icardi è stata gestita bene finora? “Maurito è un professionista modello, come pochi in questo ambiente. Mai una parola fuori posto, mai una polemica (Sassuolo lo scorso anno fu un’ eccezione), mai una discussione con il proprio allenatore, accettando le ultime panchine con grande signorilità. Capendo che se si trovava in quella situazione era solo per suo demerito e non per altro. Son bastate due panchine per svegliarlo, ed al primo appuntamento utile non si è fatto trovare impreparato.
Io personalmente mi fido ciecamente delle scelte di Mancini, e se lui ritiene che un giocatore non debba giocare, per me è sacrosanto. Dico questo perché, nonostante tutte le rotazioni fatte fin ora (Icardi incluso), i risultati sono sempre stati dalla sua parte e in questo caso ci vuole solo silenzio, rispetto e grande applauso”.
Cederesti Icardi a giugno? “Non so dare una risposta secca, un si o un no. Quello che posso dire è che personalmente vedrei quale sia stato il suo rendimento a fine anno per poi tirare le somme. Bisogna dire che a parte l’ultima gara con l’Udinese, il ragazzo non ha fatto benissimo finora. Però lo vedo nettamente in ripresa e sono sicuro che alla fine farà i suoi 18-20 goal”.
Si parla di Calleri come suo possibile sostituto. Che ne pensi? “Penso che nonostante sia un eccellente prospetto, bisognerebbe capire meglio la situazione in termini di certezze che può dare. Mi spiego meglio: l’Inter in pochissimo tempo ha bruciato le tappe, è prima in classifica, sta programmando benissimo il futuro, il prossimo anno continuando così sarà di nuovo in Champions e penso che la cosa andrebbe fatta con più attenzione. Non dico che Calleri non sia un ottimo profilo, anzi é uno dei migliori giovani talenti sudamericani al momento, però resta comunque una scommessa. Cambiare totalmente calcio passando da un calcio più dinamico e meno tattico, ad un calcio fisico e tattico per la maggiore, come quello italiano, rappresenta sempre un grande scoglio per un sudamericano che viene in Italia. Quello che voglio dire è che all’ Inter ora servono campioni veri, certezze, altrimenti preferirei non toccare nulla per non rovinare il giocattolo, soprattutto in prospettiva futura”.
Nonostante le sole due presenze, secondo te Montoya è realmente da bocciare? “Io di mio non boccio mai qualcuno che non ha mai avuto la possibilità di esprimersi. Penso che le considerazioni che verranno fatte saranno di entità economica e finanziaria. Il riscatto è fissato a 7-8 milioni se non erro e, al momento l’Inter ha prima la necessità di pensare ad altri tipi di riscatti come quello di Telles e Ljajic, tasselli fondamentali. Sinceramente penso che non verrà riscattato e mi dispiace molto perché potrebbe davvero esser utile alla causa quanto meno a gara in corso”.
Adesso cosa manca secondo te a questa rosa? “Due terzini, rispettivamente destro e sinistro (dato che verranno fatti 2-3 terzini in uscita) e un paio di difensori centrali, in modo da far rifiatare Murillo e Miranda che anche se inumani (nel senso buono del termine ovviamente), non possono certo giocare tutte le gare”.
Ti senti di consigliare un nome? “Per quanto riguarda la fascia destra andrebbe preso un terzino di livello importante ed un altro giovane, che faccia la gavetta e si alterni con il primo. Per quanto riguarda il terzino importante andrebbero fatte accurate analisi e andrebbe trovato il profilo più idoneo con raziocinio cercando di non commettere sbagli. Anche perché un errore di scelta su un titolare, arrivati a questo punto potrebbe pesare. Per cui non riesco a dire un nome. Per quanto riguarda invece il suo sostituto, personalmente prenderei Armando Izzo del Genoa. Classe 92 con grandi margini di crescita.
Per quanto riguarda il difensore in grado di far rifiatare Miranda e Murillo, dipenderà dal fatto se Juan Jesus e Ranocchia verranno o meno riconfermati. Altrimenti bisognerebbe aspettare l’occasione giusta di mercato facendo molta attenzione al rapporto qualità/prezzo. Comprare per il solo gusto di comprare, molte volte può essere nocivo nella sessione di mercato di gennaio”.
Opinione finale su Brozovic e Kondogbia…? “Sono due situazioni completamente diverse una dall’altra. Il croato si sta rivelando uno degli acquisti più importanti. Stiamo parlando di un giocatore che farebbe il titolare in quasi tutte le squadre d’Europa e sta diventando un tassello imprescindibile per l’Inter. A me personalmente piace molto perché è un giocatore con una grande intelligenza tattica e capace di fare le due fasi in modo fantastico. Quando si parla di Brozovic, io lo riassumo dicendo: giocatore completo, che non eccelle in nulla, ma sa fare tutto.
Situazione diversa quella del francese, che ha il macigno sulle proprie spalle di essere stato pagato quella cifra considerevole. Non che lui senta la pressione, ma in un certo senso sa di esser sotto la lente di ingrandimento. Andrebbe lasciato più tranquillo, perché ha dalla sua parte sia la giovane età, sia il fatto di provenire da un campionato completamente diverso dal nostro. Io son sicuro che questo sarà un grande colpo in prospettiva. Ha mezzi fisici e atletici impressionanti e giocatori di quella etá con quelle caratteristiche in Europa ce ne sono pochissimi. Sarà il futuro dell’Inter…”.
RINGRAZIAMO L’AGENTE ANTONIO BURDI PER LA CONSUETA CORTESIA E DISPONIBILITA’
Fonte: fcinter1908.it